Giovedì 3 Marzo si celebra in tutto il mondo il World Hearing Day, la Giornata Mondiale dell’Udito: una ricorrenza istituita per ricordare a tutti l’importanza di preservare e di prendersi cura della propria facoltà uditiva.
Un appello globale volto a sensibilizzare governi e singoli cittadini sui temi delle malattie dell’orecchio e della perdita dell’udito, condizioni che possono manifestarsi nel corso della vita di tutti, in particolar modo con l’avanzare dell’età.
ALCUNI DATI
Nel Luglio 2018 è stato creato il World Hearing Forum (WHF), un’alleanza globale nata con l’obiettivo di rafforzare l’azione di promozione della salute dell’udito quale priorità sanitaria, coinvolgendo istituzioni, medici, professionisti sanitari, formazioni sociali, imprese e famiglie.
Lo stessa volontà si ritrova alla base della pubblicazione del primo rapporto mondiale dell’OMS sull’udito (2021), dove si stima che entro il 2050 quasi 2,5 miliardi di persone (circa 1 su 4) vivranno con un certo grado di ipoacusia.
Siamo di fronte ad un disturbo ancora oggi troppo spesso sottovalutato e, di conseguenza, non trattato. Eppure, sempre secondo il rapporto, molti casi di ipoacusia potrebbero essere evitati o curati mediante l’utilizzo di soluzioni tecnologiche e cliniche innovative .
COME GESTIRE LE MALATTIE DELL’UDITO
Tra le principali misure di prevenzione che possono essere adottate ci sono innanzi tutto la visita dell’udito e il test dell’udito. Grazie a questi controlli è possibile conoscere la condizione del nostro orecchio e il livello della nostra sensibilità uditiva.
Il passo successivo, in caso di alterazioni, è quello di concordare insieme agli specialisti del settore la soluzione più adatta per il recupero della nostra capacità di ascolto, sulla base di fattori quali l’età, la tipologia di perdita uditiva e lo stile di vita.
Secondo il Ministero della Salute, inoltre, solo il 25% degli italiani che potrebbero averne beneficio indossa gli apparecchi acustici, nonostante l’87% di chi ne fa uso dichiari migliorata la propria qualità della vita.
Gli apparecchi acustici rappresentano uno strumento fondamentale per permettere a chi è interessato da un calo uditivo di ricominciare a sentire i suoni della quotidianità, senza dover rinunciare a dialogare con gli altri o a partecipare ad occasioni sociali per paura di non comprendere in modo chiaro i discorsi.
Ma non solo: grazie agli sviluppi tecnologici nel campo delle audioprotesi abbiamo oggi a disposizione apparecchi acustici digitali quasi impercettibili, che riproducono una qualità del suono ottimale e naturale. Questi dispositivi possono anche essere connessi a smartphone e televisioni, permettendoci di vivere un’esperienza d’ascolto quanto più cristallina possibile.
SENSIBILIZZAZIONE, PREVENZIONE E TRATTAMENTO DEI DISTURBI DELL’UDITO
L’ipoacusia non è l’unico disturbo che può interessare il nostro udito. Tra le diverse patologie c’è per esempio anche l’acufene, che consiste nella percezione di un fischio continuo nelle orecchie, nonostante intorno a noi non sia presente alcuna fonte di rumore.
In occasione del mese di marzo, dedicato alla sensibilizzazione e alla prevenzione delle malattie dell’udito, è importante diffondere la consapevolezza sull’esistenza di questi disturbi, rassicurando le persone sul fatto che grazie ai moderni sviluppi della scienza e della tecnologia è possibile limitarne gli effetti quanto più possibile.
La prima e più efficace misura resta comunque quella di sottoporsi a visite periodiche di controllo dell’udito, per monitorare lo stato di benessere del nostro orecchio. Inoltre, per chi indossa un’audioprotesi, è fondamentale in caso di danneggiamento rivolgersi tempestivamente ai servizi di assistenza dedicati, per non comprometterne la piena funzionalità.
Il “sentire” di ognuno è troppo importante e non è mai troppo presto per iniziare a prendercene cura, indipendentemente dalla nostra condizione e dalla nostra età.